Monotonia è un sostantivo sconosciuto sulle strade di Navazzo. La “Diecimiglia
del Garda” ha sempre offerto l’occasione per qualche novità: dalla distanza
al percorso, dal nome alla data. Per non parlare della qualità tecnica che ha
sempre saputo mantenere uno standard elevato.
Anche per questa 34esima edizione gli organizzatori del G.S.Montegargnano hanno
in serbo una novità, magari non eclatante per chi osserva da fuori ma molto
significativa sul piano umano per chi vive da dentro questa organizzazione.
Al termine dei 16 km della corsa del prossimo 5 agosto, il vincitore riceverà
il trofeo intitolato per la prima volta al nome di Aldo Capanni, uno straordinario
personaggio che ha conosciuto Navazzo e la nostra gente, purtroppo recentemente
scomparso.
Aldo Capanni, fiorentino, uomo dell’atletica e della corsa in particolare per
tutta la vita, storico dello sport fra i più apprezzati in Italia, autore di
tanti libri, era segretario dell’ ASAI (Archivio Storico dell’Atletica Italiana),
associazione che ha una delle sue sedi proprio a Navazzo. Subito dopo la sua
repentina scomparsa, lo scorso gennaio, i dirigenti del G.S.Montegargnano decisero
di intitolare ad Aldo Capanni la corsa internazionale degli uomini. Proposta
presentata alla famiglia e immediatamente apprezzata.
La 34esima edizione continua una lunga tradizione del podismo internazionale
a Navazzo. Già parlare di 34 edizioni ininterrotte, significa dare una dimensione
temporale che non ha tanti confronti nel panorama sportivo del nostro Paese.
Un albo d’oro dove brillano i nomi di atleti che hanno scritto pagine indimenticabili
nella storia dello sport mondiale e olimpico. Primatisti del mondo, campioni
del mondo, medagliati ai Giochi Olimpici: un lungo, affascinante elenco, per
chi lo vuole e lo sa leggere.
Ma non solo corsa. La “Diecimiglia del Garda” ha sempre saputo offrire una generosa
e simpatica ospitalità, oggi arricchita da nuove strutture turistiche. Atleti,
dirigenti, allenatori, che nei tanti anni sono passati sulle strade del “Monte”,
ne hanno sempre conservato un caro ricordo. Di Navazzo e della sua corsa podistica
internazionale si parla in Kenya come in Portogallo, in Italia come in Marocco.
Pochi giorni fa, al ”Giro Podistico Internazionale di Castelbuono” (82 edizioni
a partire dal 1912, straordinario!) Giovanni Ruggero – che è stato il più bravo
degli italiani, ottavo davanti a Stefano Baldini) ricordava la sua vittoria
a Navazzo nel 1995, nella mezza Maratona dell’incontro internazionale fra l’Italia
e altri cinque Paesi.
Domenica 5 agosto, con partenza del Campo Sportivo alle ore 11,30, una nuova puntata di questo affascinante romanzo della corsa. In palio il Trofeo Aldo Capanni per gli uomini, il Trofeo Adalgisa Castellini per le donne. E accanto agli atleti di numerosi Paesi, come sempre, i corridori che amano la corsa per la corsa, o almeno questo dovrebbe essere lo spirito. Sicuramente per gli organizzatori essi sono protagonisti sullo stesso piano dei campioni.
Ottavio Castellini
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