Traversata degli USA in bici effettuata da Bontempi Renato e due suoi amici il 14 Novembre 2004
14 novembre 2007,
è il tredicesimo anniversario della memorabile attraversata in America effettuata
da me ed altri tre coraggiosi compagni nell'anno 2004, in occasione di questo
racconto voglio ricordare l'amico Fiorenzio C. che purtroppo quest'anno ci ha
lasciati.
Tutto incominciò quasi per scherzo durante una faticosa estate di lavoro nell'ambito
alberghiero quando Eros il mio chef mi presentò Agostino un restoratore di Bardolino
anch'egli appassionato di bici.
Forse non era stata solo l'occasione di avere dei biglietti a basso costo forniti
da una amica che operava in un agenzia di viaggi, forse era anche la voglia
di sfogare la nostra passione di pedalare e disputare un "nostro"
Tour de France, fattostà che decidemmo prima per scherzo poi per davvero di
compiere in bici la lunga attraversata dell'America; la Cost to cost, 5000 chilometri
sonanti!
Mercoledì 14 novembre dopo aver preparato i bagagli e messo le biciclette nelle
apposite valigie forniteci insieme a degli accessori da un piccolo negoziante
di bici di Asiago, partiamo con il volo da Verona per Londra per poi ripartire
con la British airways che dopo 12 ore ci porta a S.Francisco.
Sono le 4 del pomeriggio, siamo già stanchi e distrutti per il lungo viaggio
in aereo, troviamo ad aspettarci il nostro pulmino che ci porta all'albergo
Travel lodge dove per la prima volta scopriamo la cucina americana; mangiamo
da schifo!
Avevamo pronosticato di attraversare la California per la Valle della morte,
ma le condizioni del tempo erano sfavorevoli; piove e fà freddo, per raggiungere
Miami dall'altra parte dell'America dovremmo percorrere circa 180 chilometri
al giorno per rispettare la data del viaggio di ritorno di lì a 30 giorni, non
possiamo sostare a lungo in un posto, decidiamo così di scendere con il camper
che abbiamo noleggiato lungo la costa verso sud e ci portiamo all'altezza di
Monterey.
Un giorno se nè già andato, ma il brutto tempo persiste e non possiamo ancora
incominciare l'attraversata, scendiamo ancora verso sud fino a Santa Barbara
ed ancora giù fino a Los Angeles.
Siamo già al terzo giorno e non possiamo ancora pedalare, fà molto freddo e
piove, ci portiamo fino a SDiego al confine con il Messico,.
Finalmente le condizioni climatiche ci permettono di montare le bici, è venerdì
18 ed incominciamo l'attraversata da La Mesa passando da Jacumba fino alla Tierra
del Sol; i primi 170 km sono andati.
Il mattino seguente riprendiamo le bici mentre il nostro camper di supporto
ci segue grazie al prestante Fiorenzio, un ortolano di Bardolino che con molto
entusiasmo ha deciso di supportarci in quest'impresa, passiamo da Calexico e
ci inoltriamo per 40 km nel deserto, è uno scenario surreale, ma che Tour de
France; stiamo pedalando trà cactus e serpenti a sonagli!
Dopo un breve tratto percorso con il camper in autostrada per motivi di sicurezza
passiamo da Juma ed entriamo in Arizona all'altezza di Gila ben, risaliamo in
sella e giù verso sud fino ad Ajo dove per la prima volta portiamo avanti gli
orologi di un ora, prima di Miami dovremo cambiare altre due volte il fuso orario.
Oggi abbiamo percorso solo 104 km, ma molto faticosi perchè contro vento.
Domenica 20 novembre pedalando sotto un sole cocente ci portiamo all'altezza
di 1100 metri, percorriamo 180 km e raggiungiamo Tucson in uno scenario incantevole
di coloratissimi paesaggi indiani; decidiamo di sostare qui per una tipica cena
adeguata al luogo, un buon minestrone preparatoci dal nostro amico Fiorenzio.
Al mattino seguente solita partenza di buon ora; da Tucson fino a Tomboston
la famosa località dove di solito si girano i classici film western, trà i quali
ricordiamo il più famoso: L'ultima sfida all'Ok Coral.
Parcheggiamo le bici ed entriamo nel saloon dove in compagnia di un originale
sceriffo dotato di speroni pranziamo con fagioli alla Bud Spencer.
Dopo la emozionante sosta rimontiamo in sella e percorriamo altri 80 km passando
da Bisbee per giungere in serata a Douglas sul confine Messicano.
Sono trascorsi 9 giorni, abbiamo percorso circa 1500 km, ripartiamo per Rodeo
per raggiungere Las Cruces, finalmente mangiamo da Dio; pane fresco e cosce
di pollo dopo giorni di"carestia", concludiamo la serata in un pub
con musica country in compagnia di un boccale di birra; qui siamo in New Messico!
Ripartendo da Las Cruces ci imbattiamo nel mal tempo, non riusciamo a pedalare,
inoltre ci stiamo avvicinando a S.Antonio, il traffico caotico trà cavalcavia
e sottopassi ci proibiscono di pedalare con la dovuta sicurezza, così con il
camper attraversiamo la città, ma appena fuori rimettiamo le bici in strada
e via per Gonzales fino a Guero, riusciamo comunque a fare 120 km.
Oggi è stata una giornataccia, un pò di problemi con il traffico la stanchezza
e qualche discussione per il da farsi ci fanno capire che questa non è una semplice
gita e che arrivare alla meta sarà ancora molto dura.
Dopo tutto questo capiamo che siamo in ritardo sulla tabella di marcia che ci
eravamo prefissati, così ci mettiamo a "tirare" al massimo, passiamo
per Vittoria, Port Lavaca Palacios fino a Bay City, così dopo 210 km percorsi
circondati da oleodotti e pozzi petroliferi che ci ricordavano le vecchie puntate
della telenovela Dallas, raggiungiamo il golfo del Messico dove ci meritiamo
una buona cena a base di pesce.
L'indomani ancora una "tirata", passiamo da West Columbia, Angleton,
Alvin e raggiungiamo Texas City, poi da Galveston traghettiamo fino a Port Bolivar,
questo ci permette di non dover attraversare Houston e d incappare nei soliti
problemi metropolitani.
Oggi è il 27, la seconda domenica da quando siamo qui in America, per ricoprire
i 180 km programmati passiamo da Stowel, Cameron, lasciamo il Texas ed entriamo
in Luisiana, troviamo Creole, Holmwood, Lake Artur, Kaplan ed infine arriviamo
ad Abbeville, trà una cittadina e l’altra siamo circondati da paludi, i cartelli
stradali indicano “attenzione ai caimani” infatti ne “scavalchiamo” un paio
investiti da automobili; allegria!! A parte questo sono tutte piccole cittadine,
non sono trafficate e riusciamo ad attraversarle senza problemi, se non per
il fatto che abbiamo pedalato quasi sempre contro vento; siamo stanchissimi.
Il giorno seguente c'è cattivo tempo, è un continuo su e giù dal camper con
le bici, poi decidiamo di pedalare anche sotto la pioggia, ma dopo 60 km decidiamo
di tirare i remi in barca e proseguire al coperto, passiamo Lafayette e Baton
Rouge, attraversiamo il Mississippifino ad Ammond, poi nel pomeriggio risaliamo
in bici e raggiungiamo Boccalusa e Poplarville, lasciamo la Luisiana ed entriamo
in Mississippi, fà freddo, non vediamo l'ora di riposare all'asciutto e fare
una bella dormita...
Ancora percorriamo 180 km, è il 30 novembre, abbigliamento pesante, passiamo
da Wiggins, Luce Dale, è un continuo sali scendi trà vaste colline, dopo una
sosta per rifocillarci raggiungiamo Mobile, non è mai stato così bello riposare
in un accogliente camper...
Sempre più stanchi ma determinati a non mollare l'impresa avendo davanti ancora
molta strada affrontiamo gli "ultimi" 1500 km passando da Roberts
Dale, Milton Crestriew fino a Funiac Springs, con questi 186 km siamo entrati
in Florida, è l'ultimo stato!
Mancano 12 giorni alla data del ritorno prestabilito al 14 dicembre, passiamo
da Ponce de Leon, Bonifay, Chipley, Marianna, Chattahoochee, Quincy fino a Tallahassee
percorrendo così 190 km, la sera qui andiamo in un pub dove troviamo bellissime
donne per tutti i gusti…
Il giorno seguente ripartiamo da Tallahassee, c’è un umidità altissima e molta
afa,passiamo per le città di Medison,Ponticello ed arriviamo a Liveoak, qui
sorpassiamo una sfilata di carri addobbati per le feste natalizie che si stanno
avvicinando.
Oggi è la terza domenica da quando siamo in viaggio, decidiamo di prenderci
una giornata di riposo, tranne Eros che a tutti i costi vuole pedalare lo stesso
e ci segue in bici mentre noi “bivacchiamo” in camper, scendendo verso sud passiamo
da Branford, Newberry, Williston, qui ci imbattiamo in un violento temporale,
anche Eros decide di salire sul camper, dopo Ocala arriviamo a Wildwood, sono
le 8 di sera, ci fermiamo per la notte in un nigolo di zanzare; e chi riuscirà
a dormire?
Dopo questa brutta nottata afosa ripartiamo ed attraversiamo Clermont, Haines
city, Lache walles fino ad Avon park, manca poco a Miami, circa 300 km; ormai
è fatta! Anche questa sera fa caldo, ma malgrado tutto siamo tutti più sorridenti,
anche oggi abbiamo fatto la nostra parte percorrendo 185 km.
Ripartendo da Awon park in una fitta nebbia e un umidità incredibiledopo circa
4750 km il primo e l’unico a bucare sono io, probabilmente a causa di un vecchio
bullone arrugginito che Eros aveva intravisto poco prima, ripariamo la gomma
e risaliamo in sella e arriviamo a Belleglade, in serata nonostante sia dicembre
ci mangiamo un anguria.
Ormai siamo alle porte di Miami, domani dovremmo esserci, fuori dal camper fa
caldo, noi ci sentiamo particolarmente euforici.
Ripartendo da Belleglade sotto un sole che spacca le pietre facciamo una tirata
di 130 km ed incominciamo ad intravedere le insegne che indicano la mitica Miami,
l’euforia è alle stelle, incrociando i nostri sguardi mentre stiamo ancora pedalando
la convinzione di avere compiuto una grande impresa ci accomuna in un emozione
generale trattenuta da una parte di commozione, e la domanda che ci batte nel
cuore è per tutti la stessa: “Ma ce l’abbiamo veramente fatta?”
A dorso nudo stanchi ma soddisfatti verso le ore 15 del mercoledì 7 dicembre
1994 entrammo in Miami, dopo aver percorso 5000 km in 23 giorni, dei quali 4140
in sella alle nostre bici, a parte lo sconforto in alcuni momenti difficili
è andato tutto bene, passiamo questi ultimi giorni sulle spiaggie di Miami beach
raccontandoci le esperienze vissute durante le ultime settimane quando ancora
eravamo dall’altra parte del mondo.
Saluto i miei compagni in questa avventura; Eros, Agostino e il caro Fiorenzio
che adesso non c’è più ma che per quest’impresa rimarrà sempre nei nostri pensieri
e nei nostri cuori,
ciao a tutti,
Renato
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