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Mercoledi 23 Agosto 2000 - Pellegrinaggio Navazzo - Roma - Quinta Tappa.


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La sosta a Zula, nonostante la gran parte della notte passata a chiacchierare e guardare le stelle, mi ha fatto bene e, già dai primi chilometri sento che sarà una gran giornata! La salita è notevole, siamo nel centro dell’Appennino Bolognese, raggiungiamo Monghidoro e successivamente il Passo della Raticosa dove Claudio e sua figlia ci lasciano per tornare a casa. Il pulmino viene quindi guidato momentaneamente da Maurizio che fungerà da autista fino a Firenze dove abbiamo appuntamento con Giacomino Samuelli che ci raggiungerà in treno e sarà il nuovo accompagnatore fino a Roma. E’ mezzogiorno e ci accampiamo nel parco di un paesino dopo la Raticosa. Vi sono delle panchine ed una fontanella che subito assalimo. Io immergo i piedi nella solita bacinella piena d’acqua. Siamo tutti molto accaldati e ci mettiamo…in libertà ma subito alcuni abitanti del luogo protestano… è un’indecenza! E dobbiamo ricomporci. Il Pomeriggio ci aspetta un’altra dose di chilometri infatti raggiungiamo il Passo della Futa ed iniziamo a scendere in direzione Firenze. La discesa è altrettanto dura come la salita infatti la mi caviglia già duramente strapazzata inizia subito a gonfiarsi e mi fa zoppicare vistosamente tanto da sembrare un’invalido… Comunque tutto il gruppo è compatto, Mariangela “tira” ed è sempre in prima posizione, dopo i primi giorni tentennanti si è ripresa bene ed è la più in forma di tutti! Maurizio funge da autista ma la cosa non lo soddisfa molto e sta meditando, appena raggiunto il termine della tappa, di ritornare da solo al Passo della Futa e ritorno, per non perdere il chilometraggio… In serata raggiungiamo Santa Lucia della Futa, già sede di tappa durante il Pellegrinaggio del 1975. Cerchiamo la Chiesetta dove avevamo pernottato e dove avevamo conosciuto il vecchio Parroco che ci aveva raccontato la storia di quel piccolo paesino…dal quale era possibile osservare, dall'alto, l'autodromo del Mugello sede di importanti manifestazioni motoristiche..Sono trascorsi 25 anni, tante cose sono cambiate e dobbiamo faticare non poco per trovare la Chiesetta Delle Maschere che stento a riconoscere essendo in completo abbandono. Troviamo un’anziana signora, sorda e riusciamo comunque a comunicare con lei. Ci dice che il vecchio Parroco è morto e la Chiesetta è ormai in disuso… Ci accampiamo mentre Maurizio, mantenendo fede al suo proposito, parte a piedi in direzione Passo Della Futa.. Noi prepariamo il bivacco approntando il solito telo legato al portapacchi del pulmino e sistemiamo i sacchi a pelo. Dopo le solite operazioni di revisione dei piedi e medicazioni varie, ci accingiamo a coricarci, Maurizio ogni tanto ci chiama con il cellulare per dirci dove si trova! Siamo vicino a Barberino del Mugello, nel famoso triangolo del Mostro di Firenze… ed involontariamente faccio notare la cosa…. Immediatamente si sparge un serio timore in tutto il gruppo e non riesco più a normalizzare la situazione. Mariangela sposta subito il suo sacco a pelo al centro del gruppo, in questo modo si sente un po’ più sicura! Parliamo molto prima di addormentarci ma, all’improvviso si sentono dei rumori… sembrano passi di una persona che si aggira furtiva nell’oscurità! Sergio non resiste e, con una torcia elettrica in mano si alza e va a vedere. Scampato pericolo, si tratta di un cane che sta rovistando tra gli avanzi della nostra cena! Dopo poco tempo arriva Maurizio in piena oscurità e, soddisfatto della sua galoppata si gusta una meritata cena che gli abbiamo preparato. Parliamo ancora e scherziamo su quanto accaduto anche se un certo timore rimane… Anche questa sera il cielo è stellato e, sotto di noi si intravvedono i bagliori delle luci di Firenze ed i riflessi dell’Arno…D’Argento! Un’altra serata magica difficile da dimenticare.

PERCORSO