Martedi 22 Agosto 2000 - Pellegrinaggio Navazzo - Roma - Quarta Tappa.
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Dopo una notte di riposo tranquillo, accampati nel cortile di una piccola cascina modenese, fuori dal traffico caotico, ripartiamo alle sei esatte, in direzione Bologna. La strada è molto trafficata e percorsa da camion che transitano a grande velocità…. I rettilinei sono interminabili! Ne contiamo uno di 14 km…! Altro che il rettilineo Navazzo Casél che, con i suoi 250 mt di lunghezza rappresenta il tratto senza curve più lungo di tutto il Montegargnano… Camminiamo allineati ai bordi della strada, sulla linea bianca che ne delimita la corsia, da una parte l’asfalto e dall’altra un fosso che impedisce di scostarsi dalla carreggiata. I camion che ci sfrecciano in direzione opposta, creano un tramendo spostamento d’aria ed ogni volta sembra di venire risucchiati sotto le ruote… Alle 12 arriviamo in quel di Bologna e, per errore prendiamo la direzione per San Lorenzo di Sasso Marconi dove ci accampiamo presso il campo sportivo parrocchiale. Il Parroco ci consente di usufruire dei servizi degli impianti sportivi. La temperatura è altissima, oltre 40°, i imie piedi sono roventi e la vescica è ridotta malissimo, faccio una fatica tremenda ad appoggiare il piede a terra e zoppico. Una caviglia inizia a gonfiarsi… Il salutare riposo all’ombra dei grandi alberi che contornano il centro sportivo, ci consente di riprendere un po’ di energie. Riprendiamo la giusta direzione imboccando la strada per Pianoro, appena sopra Bologna dove ha inizio la salita verso l’Appennino Bolognese. Si avvicina la sera, siamo tutti stanchi e cerchiamo un posto per pernottare. Appena fuori l’abitato di Zula, Mariangela entra nel cortile di un caseggiato ai bordi della strada statale e chiede ai proprietari il permesso per accamparci. Dopo un primo momento di panico (veniamo scambiati per zingari…) i propetari acconsentono e ci mettono a disposizione tutto il cortile con un pozzo. Per fortuna il proprietario è un ex podita che ha effettuato più volte il mitico Passatore e quindi è inevitabile che si parli con lui delle sue passate esperinze…. Ci apprestiamo a passare la notte ma, complice un’incredibile tramonto infuocato che illumina la sottostante vallata e la pianura bolognese, e la prenza di un cielo stellato e cosparso di strani pianeti…. O saranno satelliti…..? ci fa rimaner svegli fino all’alba!